Compie 125 anni l'Hospitalité di LourdesCelebrato a Roma l'anniversario dell'associazione internazionale da un centinaio di volontari tra gli oltre 20 mila che accolgono e supportano migliaia di malati e disabili in visita, ogni anno, nella cittadina delle apparizioni mariane
ROMA - Si è concluso nei giorni scorsi nella capitale il pellegrinaggio dell'Hospitalité Notre Dame de Lourdes, che nella cittadina dei Pirenei accoglie ogni anno migliaia di malati e disabili in visita al santuario, accompagnandoli nei luoghi delle apparizioni mariane. L'associazione internazionale ha voluto festeggiare a Roma, quindi, i suoi 125 anni di fondazione: circa un centinaio di hospitalier - per lo più dirigenti delle varie sezioni nazionali - hanno visitato la tomba di san Pietro, i Musei Vaticani e la Cappella Sistina, il centro storico della città e la basilica di San Paolo fuori le mura; ieri hanno partecipato all'udienza generale di papa Benedetto XVI, mentre oggi il loro tour si conclude partecipando alla celebrazione eucaristica nella basilica di Santa Maria Maggiore e visitando la cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano.
Nata nel 1885 per volontà dei cappellani dei santuari di Lourdes e del vescovo di Tarbes, 25 anni dopo le apparizioni mariane a Bernadette Soubirous, l'Hospitalité Notre Dame de Lourdes conta ormai oltre 20 mila volontari provenienti da circa 60 paesi di tutto il mondo, che si danno il cambio per fornire assistenza e supporto ai pellegrini malati e disabili. Tra hospitaliers, stagisti e ausiliari, gli italiani nel 2008 figuravano in testa con 3.036 membri dell'associazioni, davanti ai francesi (2.739). Gli statunitensi (471) risultano più più numerosi rispetto a inglesi (429), irlandesi (311), tedeschi (252) e belgi (72). E aumenta costantemente il numero dei volontari provenienti dai paesi orientali: due anni fa erano 221.
Un piccolo esercito di solidarietà, coordinato dal presidente Antoine Tierny (ospitaliero da 38 anni) e dal cappellano padre Horatio Brito sotto la supervisione del vescovo Jacques Perrier, che continua la mission originaria dell'associazione: accogliere malati e disabili a Lourdes durante la stagione di maggiore afflusso di pellegrini, tra il 20 marzo e il 31 ottobre. L'Hospitalité si mette a disposizione dei pellegrini attraverso servizi che garantiscono il funzionamento dei pellegrinaggi e il regolare afflusso ai diversi luoghi sacri della località mariana. Qualche esempio? Il servizio ai tavoli nelle mense, la pulizia degli spazi comuni, l'accoglienza dei pellegrini alla stazione ferroviaria e all'aeroporto, e ovviamente l'accompagnamento dei malati.
Alcuni impegni sono particolarmente delicati, come la cura dei pellegrini durante il percorso del bagno nell'acqua benedetta della sorgente che sgorga dalla roccia delle apparizioni, di cui si occupa il "Servizio San Giovanni Battista" offrendo un vero cammino spirituale che ricorda il sacramento del battesimo; invece il "Servizio Marie Saint Frai", legato all'omonima residenza, può ospitare più di 400 disabili, grazie anche all'aiuto delle Figlie di Notre Dame des Douleurs. E i visitatori non mancano mai: nel 2008, in occasione del 150° anniversario delle apparizioni, hanno raggiunto quota 9 milioni. Ma come si diventa membri dell'Hospitalité? Bisogna essere maggiorenni e seguire una preparazione complessa e meticolosa, visti i compiti delicati da svolgere; gli aspiranti volontari frequentano prima uno stage (che può durare dai 6 ai 15 giorni), poi un corso di formazione che proseguirà per i primi 4 anni di volontariato. Dopo la preparazione, spirituale e pratica, i volontari sono pronti a essere suddivisi nei diversi servizi. Il tutto gratuitamente: ciascuno provvede alle proprie spese di viaggio, vitto e alloggio. (Laura Badaracchi)
(Testo tratto da:
www.superabile.it)
